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venerdì 15 giugno 2012

Al Suq di Genova non solo cibo e vestiti. Una possibilità per conoscere


GENOVA. È stata inaugurata il 13 giugno la quattordicesima edizione del Suq. La postazione è la struttura di Renzo Piano presso il Porto Antico, che d'inverno ospita la pista di pattinaggio e d'estate una discoteca. Carta di identi-libertà era presente all'evento e, essendo tra i primi cento visitatori della struttura, ha ricevuto un omaggio. Si tratta di un Eco-kit contenente alcune importanti indicazioni sulla necessità di effettuare la raccolta differenziata e gadget vari. Apprezziamo, ringraziamo e ci congratuliamo per l'iniziativa.
Il Festival è da vivere più che da descrivere. Le sensazioni sono strane e piacevoli. Sembra di venire immersi in un mondo parallelo. Passiamo sotto una tenda africana, osserviamo borse e vestiti di uno stand sudamericano, e veniamo accolti da profumi a noi ignoti. Tante nazionalità, tante culture, tante religioni e tanti sorrisi.
Ce n'è per tutti i gusti. Infatti all'interno del Suq si possono trovare sia abiti e accessori, ma anche cibi e bevande tipiche. La quantità di persone accorse all'apertura del Festival è stata davvero impressionante. Abbiamo provato a fare qualche domanda ai proprietari dei banchetti, ma erano indaffarati con i clienti accorsi in numerosi. Ma nei pressi di uno stand senegalese incontriamo Oumar, che ha voglia di fare quattro chiacchiere con noi. «È una grande esperienza, lo faccio da tre anni». Ci parla anche di un altro festival che si svolge a Comacchio, a cui parteciperà. «Non siamo più nel 1800 – prosegue Oumar –, siamo nel 2012 e dobbiamo costruire un nuovo mondo». Non perde mai il sorriso, eccetto quando gli domando se fosse possibile un'iniziativa di questo tipo a livello nazionale. La sua risposta è stata uno sguardo, la tipica espressione di chi vuole dire “Ma dove vivi?”. Prima di lasciarci abbiamo anche parlato di calcio, essendo tifosi di due squadre rivali. Forse è anche questo il Suq. Non importa di che cosa si parli: viene data l'opportunità di discutere ed esprimere idee e pensieri con altre persone. Questo non solo permette di annullare le differenze. Molto di più. Ci permettere di cogliere ciò che abbiamo in comune con l'altro. E solo allora noteremo che siamo più simili di quanto ci aspettassimo.

2 commenti:

  1. Che carino questo articolo! Mi hai fatto davvero venir voglia di vivere questo piccolo mondo multiculturale!!!

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    1. Grazie Val, è davvero interessante e ti consiglio di andarci, amenoché tu non l'abbia già fatto. Potrai trovare tante cose interessanti e tanti cibo etnico, insomma un'occasione per passare una serata diversa!

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